Che cos’è uno sfratto e in cosa consiste
Lo sfratto è un provvedimento del Giudice che impone all’inquilino di riconsegnare e rilasciare l’appartamento a lui locato. Previsto all’interno del Codice di Procedura Civile (art. 657 e segg.), esistono due forme di sfratto: “Sfratto per finita locazione” e “Sfratto per morosità”. Inoltre, in talune tassative ipotesi previste all’art. 59 della Legge 392/78 ed a determinate condizioni, è possibile, agire dinanzi al Giudice per ottenere il rilascio dell’immobile, in questo caso si parla di sfratto per necessità.
Lo sfratto per finita locazione
Per quanto riguarda lo sfratto per finita locazione, questo può essere chiesto al termine della scadenza naturale del contratto di locazione qualora, nonostante il mancato rinnovo, il conduttore non rilasci spontaneamente l’immobile. Si sottolinea che, al fine di evitare il rinnovo automatico, il locatore deve inviare formale disdetta (lettera raccomandata) almeno 6 mesi prima della scadenza del contratto. Tuttavia, sempre entro tale termine ed ammesso che il locatore non solo non voglia rinnovare la locazione ma voglia anche premunirsi di un provvedimento di condanna “futura” al rilascio, potrà chiedere al Giudice la c.d. “intimazione di licenza per finita locazione”. Precostituendosi così un titolo azionabile al termine del contratto nell’ipotesi di mancata restituzione spontanea.
Lo sfratto per morosità
Lo sfratto per morosità è il più utilizzato dai proprietari dei beni immobili, previsto nelle ipotesi di mancato pagamento del canone di locazione, anche per una sola rata, purché siano trascorsi 20 giorni dalla scadenza. Oppure per il mancato pagamento degli oneri accessori (spese condominiali), quando il debito superi le due mensilità del canone. Per prima cosa, il proprietario può autonomamente, con raccomandata a.r, inviare un primo sollecito di pagamento (messa in mora), dove si intima al conduttore di pagare entro un determinato termine dal ricevimento della stessa. Se l’inquilino continua ad essere inadempiente, ci si deve rivolgere al Tribunale. In tal caso, è necessaria l’assistenza di un legale per avviare la pratica di sfratto.
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